E' per il 5 dicembre l'assemblea pubblica sul futuro dell'arte di strada promossa da Fnas (Federazione nazionale Arte di strada) con la collaborazione di Scuola di Musica 55.
L'appuntamento, in programma alle 17 alla Casa della Musica di via dei Capitelli 3, è indirizzato a cittadini, amministratori, forze politiche, polizia municipale e artisti. L'iniziativa nasce per affrontare due temi: la rivisitazione di alcune criticità del regolamento al cui rispetto sono tenuti gli artisti e la voglia di raccogliere idee, confrontarsi con il pubblico per costruire progetti comuni capaci di arricchire la città e i suoi abitanti attraverso una maggior umanizzazione del contesto urbano. “La nostra volontà è quella di collaborare con l'Amministrazione e il mondo politico triestino per correggere i passaggi maggiormente critici di un regolamento rappresentativo di una sperimentazione”, spiega Maurizio Silvestri di Teatrodellaluna e rappresentante Fnas. “Stiamo parlando di un lavoro costruttivo, tuttora in divenire, se tutto andrà come speriamo tra un paio di settimane cominceranno i lavori in Commissione –; dice –; l'idea è quella di rivedere le postazioni e la situazione degli itineranti. Ci sono aree che funzionano altre no, bisogna correggere il tiro, superare la suddivisione tra periferia e centro cittadino”. Tutto può migliorare, la piattaforma per prenotare le postazioni, ma anche il limite dei tre giorni consentiti per l'esibizione in centro. “Perché non sostituirlo con un monte ore settimanale? –; chiede Silvestri –; va snellita la tempistica per rispondere in tempo reale a chiunque e in particolare a chi viene da fuori”. Si tratta di mettere in campo un nuovo approccio a misura di arte in strada, purché etica, rispettosa di se stessa e delle esigenze della popolazione. “Il codice etico sottoscritto dagli artisti - conclude - è un punto di partenza per dialogare con le diverse anime della città, che dovrebbe dotarsi di una commissione permanente formata dall'assessorato di riferimento, dai servizi territoriali, mi riferisco allo sportello e alla polizia locale, da Fnas, i suoi iscritti e gli indipendenti”. L'obiettivo? Trasformare gli artisti in strada in protagonisti di una piccola grande rivoluzione degli spazi urbani, rendendoli luoghi piacevoli, frequentati e vitali.
Redazione FNAS
3 novembre 2016